Un soprannome identificativo

Dalla peculiarità di un singolo l'assegnazione di un soprannome che diventa quello della famiglia e da lì dell'intera azienda.

In molti paesi del sud Italia è uso dare dei soprannomi alle persone, suggeriti da dettagli fisici o caratteriali, che possano identificarle in modo istintivo, spontaneo. Un po' per gioco, un po' per tradizione, prima o poi tutti finiscono per ritrovarsi un soprannome dato da altri: familiari, compagni di lavoro o compaesani. A Torre le Nocelle questa usanza è molto radicata ed è tuttora viva.

Il soprannone della famiglia Cefalo deriva per estensione da quello dato a Florindo Cefalo, uno dei fondatori dell'attività agricola agli inizi del '900. Sebbene i suoi lineamenti decisi e la sua corporatura robusta avrebbero potuto ispirare molti, non fu un dettaglio fisico a suggerirne il soprannome ma il suo carattere. Il fisico era il contenitore ideale per la sua indole naturale, rafforzatasi con il duro lavoro nei cantieri edili di New York, prima del ritorno in Italia. Sacrificio e impegno figli di un carattere deciso, esigente, autoritario da vero capitano d'azienda capace, con un solo sguardo, di mettere in riga familiari e compagni di lavoro. Da quella caratteristica identificativa, senza nessuna corrispondenza con un titolo militare, per tutti quelli che lo conoscevano, lui era: Florindo o' Capitano.
E così, in breve tempo, per estensione tutti i numerosi membri della famiglia, riuniti sotto lo stesso grande tetto a Contrada Bosco Faiano, divennero i Capitani.

La scelta, rispettosa della tradizione, venne naturale. L'azienda e i suoi prodotti dal 1996, dopo la registrazione ufficiale del marchio, sono da tutti conosciuti con il nome de "I Capitani". I membri della famiglia, oggi come allora, a capo dell'attività e tutti coloro che ci lavorano o ci hanno lavorato fanno parte della grande famiglia de i Capitani.