Fin dall'inizio, i Capitani hanno vinificato le proprie uve in ambienti idonei servendosi di attrezzature all’avanguardia per i tempi. Ne è testimone la cantina storica tutta in pietra e mattoni, recuperata coś come era prima del terremoto del 1980 e sede oggi di un piccolo museo ove sono esposti, accanto a centinaia di utensili della semplice ed operosa vita contadina, anche veri pezzi di antiquariato enologico. Tra cui pompe a pistone e pigiadiraspatrici in ferro e legno, primi esempi arrivati al Sud Italia di macchine specifiche per le lavorazione di cantina. Macchine ideate dall'uomo per fare meglio il suo lavoro.
Coś oggi, più che mai, la cantina aziendale è il luogo dove si impiegano le tecnologie più moderne per preservare la tradizione più antica. La sperimentazione costante e la collaborazione di enologi di riconosciuto prestigio continuano a essere il punto di forza di una produzione di eccellenza.
La cantina tutta interrata garantisce condizioni di stabilità termica naturali, ideali alla produzione dei vini, evitando il massiccio impiego di energia per il condizionamento. La vinificazione inizia con la selezione degli acini, dove mani esperte eliminando quelli non perfetti. In ambienti controllato si susseguono le naturali fasi di lavorazione: pigiatura, fermentazione, maturazione, affinamento. Dove il mosto dolcemente si muove e diventa vino passando da tini di acciaio inossidabile a botti e barriques di dimensioni, tostatura e legno differente, e da queste alle bottiglie. In tutti i processi di cantina vige la regola di ridurre al minimo l'impiego di qualsiasi coadiuvante di lavorazione: l'obiettivo è esaltare e preservare la qualità delle nostre uve, nel rispetto della tradizione senza stravolgere le conoscenze accumulate negli anni. Cị non vuol dire rinunciare a sperimentare con curiosità, per noi fonte indiscussa di parte del nostro grande successo.